La febbre suina impazza. La gente corre ai ripari, si chiude in casa e si tiene aggiornata. Per fortuna che c'è internet. Libertà di informazione e libertà di informarsi. Gli aggiornamenti sono a portata di click. Google ha realizzato una mappa, aggiornata in tempo reale con tutti i casi di contaggio a livello mondiale (cliccate qui). Sembra un film horror, con uno sciame di contagi che a poco a poco aumentano e si avvicinano a me. Bisogna tenere sotto controllo la situazione. La mappa è la mia homepage. I ricordi mi ossessionano.
Da bambino ero impanicato e continuamente informato sull'ebola. Un virus che era partito da una scimmia e che uccideva in poco tempo. Per fortuna che mi sono salvato da quella terribile epidemia. Sono stato talmente fortunato da riuscire a sfuggire alla mucca pazza, alla sars e persino e all'aviaria.
Mi ritengo addirittura un miracolato perchè un paio di mesi fa nel barese è impazzata una pericolossisima tubercolosi che, da una prostituta nigeriana, si è diffusa a tutti i suoi clienti. La lontananza dalla Puglia e da certi ambienti ha allontanato quel batterococco da me.
Adesso vedo la mappa e spero che questa influenza suina non mi ferisca.
Poi apro google e cerco delle cifre.
I contagiati dall'aviaria al tempo furono 369, quelli della sars 890 e della mucca pazza 169. Di queste ancor meno sono decedute. Queste temutissime epidemie, o addirittura pandemie, sono delle minchiate, da tenere sotto controllo ma senza allarmismi.
Senza mappe di google e senza telegiornali che ossessionano.
Ogni anno muoiono curca 3.000 persone infettate dal colera eppure nessuno ne parla, le vediamo lontane da noi. In mete di vacanza poco apprezzate, in posti dove la televisione non un è business ma un lusso, in villaggi in cui nessuno accede a google per vedere la mappa aggiornata dei contagi.
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