Sono stato uno dei pochi ad aver accolto la crisi mondiale con entusiasmo. Pensavo che finalmente l’uomo, trovandosi in difficoltá, avrebbe imparato a cambiare. Pensavo che la crisi, mettendo in mostra il marcio del mondo, avrebbe aiutato l’uomo ad estirpare il male.
Mi sbagliavo. Lo dico con un filo di tristezza. Quel Giorgio che vuole vivere lontano da tutto il resto é ancora troppo vivo.
Ritengo che tutto quello che prima era merda, continuerá ad esserlo. Coloro che hanno sbagliato, adesso sbaglieranno il quadruplo, proprio per espiare le proprie colpe.
In questa giostraritengo che chi non aveva diritti, in futuro ne avrá ancor di meno.
Penserete che sono un pazzo. In relatá non lo sono.
Mi sbagliavo. Lo dico con un filo di tristezza. Quel Giorgio che vuole vivere lontano da tutto il resto é ancora troppo vivo.
Ritengo che tutto quello che prima era merda, continuerá ad esserlo. Coloro che hanno sbagliato, adesso sbaglieranno il quadruplo, proprio per espiare le proprie colpe.
In questa giostraritengo che chi non aveva diritti, in futuro ne avrá ancor di meno.
Penserete che sono un pazzo. In relatá non lo sono.
Non penso di essere la causa della crisi mondiale. Francamente non penso che spetti a me far risanare le tasche di multinazionali decapitalizzate. Non penso che sia giusto, ne tantomeno legale, ridurre le pause degli impiegati. Ci sono state persone che hanno lottato per dei diritti intangibili, che non mi va di perdere. Penso che dalla crisi dovremmo uscire piú forti e non privi della dignitá. Non riesco a capire come tutto questo possa accadere in maniera silenziosa. Nessuno che si lamenta, nessuno che si chiede se sia giusto. Accettare in silenzio. Con la convinzione del meglio che nulla. Io non ho nulla da perdere. Tocca a me provarci. O caffe o muerte.
6 commenti:
Il commentatore che tanto ti aveva assillato nei mesi passati ha colpito nuovamente (http://www.pinnino.altervista.org/guestbook.html).
Il livello delle sue battute resta sempre basso e di cattivo gusto.
Presidente la prego di intervenire e disciplinare la marmaglia che in sua assenza appare priva di una guida morale che mantenga alto lo stile e la nomea che vi siete conquistati nel corso degli anni.
LutraLutra é Ildiko, io sono l'anonimo (maledetto io che lascio usare il computer alla moglie)
Caro Emiliano, sono costretto a censurare parzialmente il rtuo commento, come al solito. C'é gente che, per colpa tua, assunta dalla compagnia cerca su internet info e finisce in questo blog. Non vorrei entrare in causa con una multinazionale.....lavorar a vita gratis per loro. :)
Caro Simone, quale piacere rivederla da queste parti. Purtroppo ho notato la decadenza disciplinare che ha colpito i Piazzaverdisti ed ho affidato a Mr. Padovano l1arduo compito di ricondurli alla retta via. Purtroppo la strada sará lunga e tortuosa.
Scioccante!
Le multinazionali si prendono gioco di noi, e noi stiamo a guardare. l'umanitá ha un livello sociale (e non uso volontariamente la parolá "civiltá" siccome discutibile) molto basso purtroppo. Le persone preferiscono essere l'uno contro l'altro piuttosto che l'uno con L'altro.
Viviamo in un mondo basato sull'imbroglio e lo sfruttamento altrui, mascherato molto bene da un pseudo mondo fatto di belle case, lavori facili, gente che sorride, macchine lussuose e belle ragazze. Cose che troviamo in ogni pubblicitá, locandina, film, telefilm, giornale, ecc.. E noi stiamo a guardare perché ci crediamo. non diciamo niente al mare di negativitá che ci circonda, perché speriamo di essere tra quei pochi che ne escono vincitori, sapendo che in quel caso riusciremmo a mettere da parte la coscenza sapendo che il nostro succeso si basa sull'oppressione di di qualcun' altro. d'altronde "Mors tua vita mea".
L'invidia e l'avarizia si diffondono a ritmi spaventosi. Forse non possiamo cambiare molte cose, ma il nostro modo di interpretare il mondo si.
Un affettuoso saluti a tutti i lettori di questo blog.
Tony
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