Eccoci qua

Vi aggiorno dal divano di casa. Per la prima volta, mentre 2 donne si divincolano tra i fornelli. Mi viziano e mi lascio viziare. Adesso che ho la connnessione internet, sono in ottima compagnia e mi sto traformando in Homer. Tuttavia viaggiamo quel che possiamo e mangiamo quanto dobbiamo. Le multe non tardano ad arrivare ed i fiorini non ritardano la partenza.

So che non eravate preoccupati per la mia assenza, avevate altro a cui pensare. Giustamente, sottolineo.
Da parte mia non mi sembrava giusto scrivere le solite cazzate in un momento drammatico per tutta l'Italia e per il mondo intero. Ascoltare le notizie da lontano è triste, lo ammetto. Si dice che internet annulla le distanze, ma non è vero.
Provo un immenso dolore per questa disgrazia che ha colpito l'Abruzzo, ma pur sentendomi vicino a tutti gli sventurati vedo da lontano questo terremoto. Troppo lontano. Questo mi fa incazzare con me stesso. Vorrei avere i soldi per dare il mio contributo. Vorrei essere in Italia per fare qualcosa personalmente. I soliti vorrei di troppa gente meschina come me, che è brava a parlare, a commuoversi e non mettere in pratica.
Mi vergogno e mi incazzo con me stesso.
Bye Bye.