Sono ormai quasi 15 giorni che sono arrivato a Budapest. Il rapporto con la lingua inizia a diventare un piacevole incubo. Ho imparato 2 parole, solo nella pronuncia, sicuramente sono scritte diversamente:
Siia- Ciao
Koszonom - Grazie
Per il resto tutti questi suoni mi rimbombano nella mente in continuazione e non ci capisco nulla. Sirene della polizia, ambulanze, parole, fischi, tutto diverso ma divertente.
La scorsa notte ho fatto uno di quei miei sogni strani.
Ero un collezionista di piante grasse. Vivevo in un mondo strano, casa asettica e gente piccola e viola. Di tutte le piante grasse sapevo il nome latino e ne avevo una che cambiava colore ogni giorno. Avevo una padronanza con sti termini latini che avrei fatto invidia anche al Papa.Ora mi faccio na ricerca per vedere se esiste sta pianta......e se esiste la compro e mi compro anche un dizionario latino-ungherese. L'appartamento asetticco e gli omini viola non mi sembra il caso di metterli a cercare.
1 commento:
Come al solito ti fai prendere dalle tue stranezze!..I tuoi sogni ti rispecchiano.
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