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26 agosto 2008

The King of "cso cso"

La foto non é mia. E' ripresa da qui.
Lo sport non é mai stato il mio forte. Tuttavia mi considero un buon giocatore dei semi-sport che richiedono comunque abilitá. Parlo di biliardo, billiardino, ecc. (?). Un pó di tempo fa mi ero egregiamente destreggiato in alcune partite di bilardo contro Adriano ma il massimo é stato dato dal Di Palma nel "cso cso". Questo gioco é il nostro biliardino ma giocato in modo diverso. Non si puó imbrogliare con il "truscio" (lancio della palla iniziale) perché c'é un vetro che copre il tavolo. Inoltre il modo stesso di giocare é completamente diverso: passetti a uomo, incastri, gioco lento. Due Palle...... diciamocelo chiaramente.
Il posto in cui gioco a "cso cso" é il Szimpla Kert, una specie di centro sociale. Funziona in questo modo. Si lascia un gettone sul tavolo sfidando i vincenti della partita precedente. La settimana scorsa, io e il mio collega-compagno di squadra Piero, abbiamo vinto 32 partite di seguito per poi abbandonare il tavolo alle 4 di mattina imbattuti ma stanchissimi. Ieri abbiamo deciso di ripeterci. Inutile dire che il tavolo é stato monopilizzato per ore da noi che non perdevamo mai, anche quando ci alternavamo con Dorka. Dopo due ore cmq ci é stata lanciata una sfida da due tipi. Ragazzi..... uno fortissimo. L'incastro piú veloce del mondo. Peggio di Daniele Merdaccia. Alla fine abbiamo perso 6 a 4. Abbiamo perso il titolo dopo piú di 50 vittorie consecutive. Non male visto che il biliardino é considerato dagli ungheresi un orgoglio nazionale.

16 agosto 2008

Ferragosto a Budapest

Per festeggiare il Ferragosto, sconosciuto qui in Ungheria, l’Italia ed in particolare la Calabria si è iper-attivata. Approfittando della mancanza di Andrea, sostituito alla grande dalla Signora Maddalena, si è scatenata una super cena-festa a casa sua e di Giovanni. Un numero imprecisato di persone hanno preso parte all’evento, tra le 15 e le 20. I prodotti erano tutti tipici calabresi. Peperoncini inseguivano pomodori secchi che precedevano di poco la “nduia”. Capocolli arrivavano al pari di pecorini e sottolio. Il tutto per lasciare poi spazio al top dei top: li “maccarrune” fatti in casa “cu lu casoricotta”. Una grandissima pasta, da non dimenticare, come tutta la serata.

24 luglio 2008

Argyle alla fragola

Ieri sera siamo stati nello stesso posto del tea. Avevamo notato degli argyle e spinti da motivazioni e da speranze antiche eravamo convinti che in quel posto si sarebbe fumato e sarebbe successo l'impossibile. Andrea era il piú convinto di tutti dato che per la prima volta nella vita é venuto in Metro e non in auto. Purtroppo non abbiamo fumato quello che sognavamo ma l'impossibile é successo lo stesso. Forse il vino o forse la fragola ha avuto uno strano effetto e come si poteva prevedere si é scatenato il macello. Locale sottosopra, foto ridicole con Andrea scatenato. Ci siamo proprio rilassati. Vedete il blog di Andrea per altre foto. Cliccate qui


26 giugno 2008

Formula 3

Mentre é iniziata la caccia ai biglietti per il Gran Premio di Formula 1 in Ungheria, la scorsa settimana, sono stato invitato da Marton e Francesca ad assistere alle gare della Formula 3. Una amico di Marton era un pilota e quindi abbiamo goduto di bei privilegi (ingresso nei box, foto in auto, donne sponsor, ecc.). Purtroppo l'auto del nostro pilota, non é partita ma ha preferito rimanere nella griglia di partenza per un giro in piú. Cmq la scena ridicola era che mentre lui si sbracciava perché si era fermata l'auto, noi pensavamo che salutasse e ricambiavamo in modo affettuoso.
P.s. Non comprate mai il Nescafé al cappuccino...............


Grazie a Marton e Francesca per tutto quello che hanno fatto per me........e per le foto.

2 giugno 2008

La partita dell'anno, seconda parte.

Nel taxi con me era presente uno dei due ragazzi ungheresi. Quello che non sapete e' che questo era un politico, avvocato, da quello che ho capito rappresenta in piccolo per l'Ungheria quello che Di Pietro rappresenta per l'Italia. Arrivati alla fermata il politico, ubriaco come pochi, invita due tipi ad aiutarmi a tornare a casa. I due si girano ed erano dei Nazi.
Nello specifico erano una ragazza bellissima con tatuata al braccio una croce celtica che calzava anfibi e vestiva militare. L'altro era un ragazzo con maglietta con svastica, tipo alto quanto Masellone ma capellone e metallaro.
Di fronte alla situazione imbarazzante non sapevo come comportarmi, visto il precedente del 2005, quando a Chemnitz sono stato aggredito da tre Nazi convinti e salvato da un senzatetto criminale. Alla fine mi hanno aiutato ad arrivare nel bronx e salutandomi mi hanno detto di stare attento in quella zona perche' era pericolosa.
Io gli dico: "Forse ci sono solo pregiudizi. Comunque se voi siete Nazi non dovreste aiutarmi. Io non vi conosco ma penso che voi siate bravi ragazzi vittime di mode e miti."
Poi mi sono incamminato verso casa. A volte mi giravo per vedere sei fossero scesi per picchiarmi, non lo hanno fatto. Cazzo mi sentivo come Paolone il moralizzatore.

1 giugno 2008

Ungheria- Croazia: la partita dell'anno


Chi mi conosce sa che non vado mai allo stadio, o meglio, ci vado una volta l'anno. Quest'anno ho deciso di andare a vedere l'amichevole Ungheria-Croazia in compagnia di Sandro, collega croato, e due ragazzi ungheresi. Il biglietto e' costato ben 4000 HUF (16 euro). Sono arrivato con un ritardo di 45 minuti perche' non riuscivo a trovare l'entrata B, ed ho girato come un folle intorno allo stadio per 1 ora. Alla fine oltre a non vedere i due gol "agghio bruscato puro mienzo li iamme".
Lo stadio era piccolino (capienza max 10.000) e le tifoserie erano simpatiche. I croati devo ammettere che erano compatti, arrivati in 500-600, facevano piu' macello loro che tutti gli ungheresi. Risultato finale 1-1.
Dopo i 90 minuti siamo andati a bere "qualcosa" in un bar.....uno di quei posti in cui si radunano i tifosi prima e dopo la partita.
La situazione era davvero strana perche' oltre ai tifosi ungheresi c'erano anche quelli croati. La serata e' presto degenerata simpaticamente, ovvero, tutti insieme a bere: mi arrivavano birre offerte con una rapiditá incredibile. Io ero al tavolo con il mio gruppo piu' il titolare del bar (giocatore di football con fisico spaventoso) e un ultra' ungherese (ex nazionale junior ungherese che aveva appeso le scarpe al chiodo a 17 anni causa infortunio). La serata e' sfuggita di mano a tutti e, dopo cori croati e ungheresi, sono stato invitato a cantare AZZURRO. Io che sono uno dei piu' stonati al mondo ero diventato il tenore del brano di Celentano. Tutti mi seguivano a ruota ed io cantavo Azzurro. Mi sentivo come Benigni nel film "Jonnhy Stecchino", quando cantava nel bus con tutti. Troppo da ridere. Alle 2.30 siamo andati via e sono stato accompagnato in taxi alla fermata del Bus che portava diritto al bronx. Qui c'erano due Nazi.



















FINE PRIMA PARTE