
Ho realizzato che l'80% del mio patrimonio mobile non serve ad un cazzo. Esclusa la griglia, che da sempre viaggia con me, i miei beni materiali sono completamente inutili. Ho preso i sacconi verdi dell'immondizia e vi ho catapultato tutto l'indicibile.
Mi soffermo adesso sui pochi bagagli sopravvisuti all'esperienza budapestina. Osservo i superstiti e mi rendo conto di quanto sia stato importante questo periodo della mia vita.
In 2 scatoloni, un tubo ed uno zainetto riconosco oggetti e ricordi unici.
-Una fotografia del lungo Danubio;
- I quadri, le magliette e le borse rimaste invendute;
- 75 sagome di operai in cartone;
- 5 litri di vino;
- un diploma;
- 4 cornici.
Questi oggetti hanno per me un valore particolare e anche se non riempiranno la macchina, saranno linfa per il mio futuro. In ogni momento di indecisione li guardero' pensando a tutti voi, che mi avete accolto semplicemente per quello che sono: me stesso, cosa che ho cercato di non cambiare nella mia vita.
Il blog chiude qui. In 300 post ho trovato il coraggio di scrivermi. Mi sono raccontato nei momenti tristi, di cazzeggio o di multa. Le pagine resterenno nei motori di ricerca, in attesa della visita di un navigatore solitario, oppure a disposizione di chi vuol conoscere le storie di un terrunciello, le disavventure di Superbimbo e la vita di tutti voi.
Bye Bye Budapest.