La Massaia

Foto riprese rispettivamente da qui e qui

Ieri sono stato al mercato a Lehel Ter, uno dei più belli di Budapest. In dialetto grottagliese si è soliti chiamare questi posti “Chiazze” (tradotti in italiano Piazze, o meglio mercati coperti). Secondo una mia teoria, sviluppata ieri mentre passeggiavo tra cavoli e pomodori, le piazze sono state i precursori degli ipermercati. L’atmosfera che si trova all’interno, infatti, è identica in qualsiasi Piazza del mondo: Budapest, Grottaglie, Marocco, Napoli, Lisbona, Barcelona, ecc. Tuttavia una differenza fondamentale è presente tra i grandi ipermercati e i mercati coperti. I Tesco, le Auchan, le Ipercoop, ecc, si sforzano per essere dei “non posti”: ogni ipermercato, infatti, ha caratteristiche strutturali identiche per farti sentire a casa anche se sei in Alaska. I mercati coperti, invece, compiono la stessa funzione involontariamente, senza ricerche forzate, restituendo alla gente che si avventura al loro interno un senso di pace, conforto e tranquillità tipico del focolare domestico. In questa sublime atmosfera è facile che i meno esperti come me si lascino andare a spese sfrenate ed è altamente probabile che lo straniero venga infinocchiato.
Fatta questa introduzione, che rivedrete nei libri di economia tra qualche anno, mi travesto da Iva Zanicchi e vi propongo un nuovo gioco: la massaia.
Nella foto in basso vedete la spesa fatta ieri a Lehel Ter. Il vostro arduo compito sarà quello di indovinare i prezzi dei prodotti inquadrati (va bene anche in euro). Vediamo come ve la cavate voi con la spesa………
P.s. Le salsicce e consimili sono di soia o tofu, non di carne.