22 settembre 2008

Tolleranza 0

Premessa
Una delle piaghe piú grandi in Ungheria é l'acool. Essendo quasi del tutto inesistenti le droghe leggere molta gente trova fuga e rifugio nel bicchiere. Inevitabilmente sono numerosi gli incidenti stradali e per limitare il problema si é passati alla Tolleranza Zero. Questo vuol dire che se mangi un "mon cheri" devi lasciare la macchina a casa, altrimenti so cazzi. Nonostante io sia una persona molto tollerante, non tollero la tolleranza zero. Bisognerebbe educare i cittadini e responsabilizzarli. Questo mi ha portato a non rispettare la legge numerose volte.
Episodio
Ieri sera sono uscito per fare un giro con alcuni amici. Dopo cena ho consumato un mezzo Amaro Lucano (ore 21.30). Nel pub dove ci siamo fermati ho bevuto poi una birretta (ore 22.40). Mi sono poi diretto in auto direzione casa di Giovanni (ore 0.40). Posto di blocco.
Il poliziotto mi chiede documenti. Io li favorisco patente e libretto. Lui mi dice se ero favorevole a fare l'alcool test. Era una domanda retorica. Dovevo accettare per forza ed accetto. Prima di farlo mi chiede se ho bevuto. Si apre un bivio a tre:
1) ammettere le colpe e dire che ho bevuto una birra a cena 5 ore prima;
2) fare il finto tonto e dire di non aver bevuto;
3) fingere un malore e simulare uno svenimento.
Opto per la seconda. Mi favoriscono la macchina del test. Soffiare a 2 cm dentro un buco. Finto un soffio mandando fuori. Beccato. Soffiare piú forte nel buco. Simulo un soffio da un grande fiato ma da poca aria. Beccato. Risoffiare. Soffio a 2 cm dentro la macchina. Fuoriesce un suono da metal detector dei supermercati. Quelli di quando ti beccano.
Il poliziotto si allontana. Un minuto. In 60 secondi vedo il mio futuro a Budapest. "Senza macchina, sveglia ogni giorno alle 4.30 per uscire Lucky e poi lavoro a piedi. Veicolo abbandonato nel bronx per tre mesi in una zona non a pagamento. Staordinari al lavoro per pagare una multa salatissima. Impossibilitá di rientrare in Italia perché non ho la patente".
Il poliziotto torna e mi dice: "Good Night"
Prendiamo i documenti e scappiamo. Macchina dell'alcool fregata.
Conclusioni
Da questa storia ho tratto due conclusioni importanti:
- l'uomo puó ancora avere il controllo della macchina;
- Non sempre l'uomo deve uscire con la macchina.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

gio ma non è che per caso l amaro era annaquato e la birra analcolica e per l ennesima volta sei caduto in una gaetanata nostrana.ti dico questo perchè io e peppo nuzzo una volta siamo stati fermati dopo aver bevuto 3 vodka redbull e siamo risultati più sobri di prima.morale della favola mai fidarsi dei baristi e sopratutto ringraziarli di tanto in tanto per i loro cocktail pacco salvapatente.o forse i baristi sono convenzionati con le forse dell ordine?

giorgio il pazzo

tubulidae ha detto...

ahhaha. Speriamo bene. Evviva la birra annaquata. Evviva gli amari innaffiati.

Anonimo ha detto...

Crisantè esiste il limite di tolleranza e le macchine sono tarate su quello, mica no puè tucca alcool!!! dipende da quanto hai mangiato prima, da quanto hai camminato ed hai digerito e dal tempo che impieghi tu per metabolizzare l'alcool. Morale della favola, l'alcol test è soggettivo. Tagghie m'para tutto!

Alcolista anonimo

tubulidae ha detto...

Ma che diciiii. Se dico che c'é tolleranza zero, vuol dire che c'é tolleranza 0. Non tolleranza zero e taratura differente. Non si puó bere niente. Al massimo sará stato tranquillone il poliziotto. Spero.

francesca-hu ha detto...

senti un po,qua controllano eh! in Italia c é la tolleranza 0.5, ma se davvero controllassero da noi in Friuli...tutti a fan....dorso di mulo!

Anonimo ha detto...

O Giorgio, t'è andata super bene. Io venerdì scorso ho dovuto dormire in macchina con Jaka fino alle 7 e mezza della mattina!
All'uscita da una discoteca tamarrissima fuori Viseu (L'Hangar) prendiamo quello che doveva essere "il percorso alternativo"... Una stradaccia di campagna che ci avrebbe riportato in città con un desvio di circa 5 km. Da lontano vediamo un fottio di luci davanti a noi nell'oscurità totale della strada. Frenata, freccia a destra e acostiamo. Quando scendiamo per fare una pipì diversiva ci rendiamo conto che il posto di blocco era a soli 40 metri da noi. Il poliziotto si fa avanti sulla strada e ci grida "quando volete passare siamo qui ad aspettarvi" e noi "va bene". Rientriamo in macchina e assistiamo alla triste scena di molti allocchi che come noi avevano preso "il percorso alternativo" finendo per perdere la patente e alleggerire il portafogli.
E noi sedile indietro e russo libero.
Io ancora mi domando quale santo devo ringraziare per aver trovato lo sbirro che, a parte la battutina, non è venuto lì a romperci i coglioni (e ben poteva).
Que susto, caralho!

Mi raccomando Giorgio, statt' accort'!

Ciao da Ciccio

tubulidae ha detto...

Ao Ciccio. CHi é Jeka? Un nome da dj. Tu poi con la stilo targata italiana e se non sbaglio pure nera. Ti avrebbero fermato ovunque. Pure a Fatima. Ma la discoteca é quella immensa? Quella che si diceva la piú grande d'Europa? Avrei voluto partecipare al festival della russata libera.....bei vecchi tempi