16 dicembre 2008

A volte ritornano

Immagine riprea da qui

Mi accorgo di essere tranquillo quando compio incosciamente un gesto, ovvero, quando attraverso le strisce pedonali facendo attenzione a camminare solo sulle linee bianche. E' un qualcosa che mi porto dietro da oltre 15 anni, una evoluzione della passeggiata mattonella si, mattonella no.
Non si spaventi dunque la gente che mi vede passeggiare per Budapest saltellando sulle strisce pedonali o camminando incrociando le gambe sulle piccole mattonelle oblique. Sono manifestazioni inconscie della mia tranquillitá, o meglio schizzi della mia mente deviata.
Pur essendo una capitale, Budapest riesce a trasmettermi una pace interiore davvero incredibile. Basta lasciarsi alle spalle i vari Korut per vivere una calma inimmaginabile.
Per questo trascorro parecchio tempo per strada, sopratutto nell'VIII distretto, tra case sgarrubate, piccolissimi alimentari e bancarelle abusive di langos. Ho sempre considerato Jozsefvaros come il distretto "bronx" di Budapest, ma anche come il piú rappresentativo quartiere della cittá. Qui le vecchie case lasciano spazio ai palazzi moderni andando ad affiancare gli immensi panel. La storia che si interseca. Nel bene e nel male. Il tempo che passa tra povertá e speranza, inevitabilmente ma tranquillamente.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

onestamente ammiro molto la tua vena filosofica/artistica e,ammiro il tuo punto di vista ed il tuo modo di cogliere i particolari in maniera così a dir poco maniacale ma;sulle striscie pedonali nnon c'è dubbio!!!
quello è un chiaro segno della tua non prematura schizzxofrenia che si manifesta in modo acuto solo ora!
qualsiasi studioso della mente umana ti direbbe che quando una persona divente fissata con "l ordine "in genere allora c'è qualcosa che lo turba!
nel film"la classe operaia va in paradiso c'è una parte dove viene evidenziato chiaramente anche se devo dire che parecchi letterati non credevano nelle teorie degli psicologi come "ITALO SVEVO" o meglio ancora...

p.s. ma va bene così
qui giorgio il carso,a voi studio!

tubulidae ha detto...

ahahahha. Grandissimo. Un pezzo una figa, un pezzo una figa....Se non mi sbaglio c'era una parte in la classe operaria che va in paradiso che diceva cosi'. Ringrazio Giorgio il tacco per l'inteervento puntuale e preciso. L'uomo che é riuscito a sfuggire alle fabbriche, un mito. :)

LauraG ha detto...

ecco... appunto!
Sai com'è, qust'evoluzione della mattonella sì, mattonella no così... PREOCCUPANTE!

Andrea ha detto...

Occhio 'mbare a camminare pi se vie... c'è il rischio di trovare i tuoi mitici occhiali abbandonati in un angolo di strada.
La prova.

Anonimo ha detto...

ti ringrazio per l appoggio retroattivo!

giorgio il falco

LauraG ha detto...

O_O

Dùnque... ieri, mio malgrado, ero all'Eastman intenta a sbomballarmi le solite, estenuanti, interminabili file e.... mi sono sorpresa passeggiare avanti ed indietro di terzo in terzo dei megamattonelloni con precisione millimetricomaniacale Ma che sei pure contagioso???????