E’ possibile bloccare il transito in una delle principali vie di una capitale per educare i cittadini?
Forse a Roma questo non sarebbe stato possibile. Ma qui non siamo a Roma, siamo a Budapest. Qui non siamo in Italia, siamo in Ungheria. Forse gli italiani dovrebbero iniziare a venire in questi paesi non tanto per fare delle vacanze sessuali quanto per imparare un po’ di senso civico. Si, l’educazione civica, quella materia che a scuola occupa solo un ora settimanale, spesso e volentieri sostituita con quella di storia. Quale storia, poi. Studiamo la storia fino alla seconda guerra mondiale, rimanendo vittime inconsapevoli di quel Rinascimento che ci ha reso grandi nel passato e presuntuosi nel presente.
Oggi Andrassy Ut era un vero e proprio centro culturale a cielo aperto. Ho trascorso tre ore incredibili. Un sacco di giochi interattivi insegnavano ai bambini l’importanza del riciclaggio, dando la possibilità di raccogliere e differenziare rifiuti per poi guidare mini-mezzi di trasporto fino a fabbriche di riciclaggio in miniatura. C’erano anche artisti che distribuivano gratuitamente oggetti bellissimi realizzati con rifiuti o materiali riciclati (mobiletti, sgabelli e scarpiere in cartone; giocattoli e bracciali ricavati da lattine; portafogli e borse in tetrapack). Erano presenti anche moltissimi adulti. A questi veniva indicata l’importanza di una corretta alimentazione e venivano fatti gratuitamente esami di controllo partendo da una goccia di sangue. C’era uno stand sulla prevenzione e la cura dentale…….allora giù filo interdentale, dentifricio e spazzolino per tutti. Non mancavano come al solito i cani. Per loro pacchi da trenta di box raccogli-cacca.
Forse a Roma questo non sarebbe stato possibile. Ma qui non siamo a Roma, siamo a Budapest. Qui non siamo in Italia, siamo in Ungheria. Forse gli italiani dovrebbero iniziare a venire in questi paesi non tanto per fare delle vacanze sessuali quanto per imparare un po’ di senso civico. Si, l’educazione civica, quella materia che a scuola occupa solo un ora settimanale, spesso e volentieri sostituita con quella di storia. Quale storia, poi. Studiamo la storia fino alla seconda guerra mondiale, rimanendo vittime inconsapevoli di quel Rinascimento che ci ha reso grandi nel passato e presuntuosi nel presente.
Oggi Andrassy Ut era un vero e proprio centro culturale a cielo aperto. Ho trascorso tre ore incredibili. Un sacco di giochi interattivi insegnavano ai bambini l’importanza del riciclaggio, dando la possibilità di raccogliere e differenziare rifiuti per poi guidare mini-mezzi di trasporto fino a fabbriche di riciclaggio in miniatura. C’erano anche artisti che distribuivano gratuitamente oggetti bellissimi realizzati con rifiuti o materiali riciclati (mobiletti, sgabelli e scarpiere in cartone; giocattoli e bracciali ricavati da lattine; portafogli e borse in tetrapack). Erano presenti anche moltissimi adulti. A questi veniva indicata l’importanza di una corretta alimentazione e venivano fatti gratuitamente esami di controllo partendo da una goccia di sangue. C’era uno stand sulla prevenzione e la cura dentale…….allora giù filo interdentale, dentifricio e spazzolino per tutti. Non mancavano come al solito i cani. Per loro pacchi da trenta di box raccogli-cacca.
Io ho fatto un piccolo giro su una macchina solare e mi sono iscritto ad una associazione ungherese per la salvaguardia dei diritti degli animali. Poi mi sono registrato on-line ad un progetto internazionale, sostenuto dalla comunità europea, che ha come mission bloccare i cambiamenti climatici. Sono proprio i cittadini i primi che possono farlo. Il sito è questo http://www.climatechange.eu.com/ . Non provate ad iscrivervi, il movimento “stranamente” non esiste in Italia. Al momento della registrazione mi hanno riempito di riviste in carta riciclata e mi hanno dato una maglietta ed una borsa di cotone. Proprio questa mi ha fatto riflettere. Se tutti utilizzassimo sempre queste borse per la spesa, la smetteremmo di fare pubblicità gratutita ai supermercati, risparmieremmo denaro e daremmo il nostro contributo al pianeta.
P.s. Lo slogan del movimento è questo:
You control climate change. Turn down. Switch off. Recycle. Walk. Change.
P.s. Lo slogan del movimento è questo:
You control climate change. Turn down. Switch off. Recycle. Walk. Change.
Anche noi italiano dovremmo cambiare, per il nostro bene e per quello del mondo
2 commenti:
:) BRAVO GIO! :)
Fra i piccoli passi quotidiani oltre alla differenziata vogliamo citare di usare le scale ALMENO X SCENDERE, spegnere le luci inutili e fare la guerra agli stand-by, coprirsi quando fa freddo e scoprirsi quando fa caldo evitando di tenere 30° in casa ed in ufficio d'inverno e 16° l'estate, BERE ACQUA DI RUBINETTO e NON SPRECARLA inutilmente, usare i piedi o la bici x andare in giro che fa bene al fisico ed al pianeta ed usare di preferenza i mezzi pubblici, etc.etc.etc.?
Ti ringrazio anche se da parte mia devo migliorare tantissimo. certo ripsario sull'acqua....mi lavo di rado :)
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