23 ottobre 2008

23 Ottobre 1956-2008

foto ripresa da qui
In Ungheria il 23 Ottobre è festa nazionale. E’ il giorno della commemorazione della rivoluzione democratica del 1956, anno in cui 46.000 ungheresi furono uccisi per la libertà, 228 furono condannati al plotone d'esecuzione e 75.000 deportati in Russia.
L’Ungheria, purtroppo, vive ancora oggi una situazione economica e politica difficile.
Oggi sin dalle prime ore della mattina, quando la città era deserta, si avvertiva un clima di tensione, di preoccupazione. Come se qualcosa dovesse succedere. Non mi sembrava un giorno di festa, o meglio di commemorazione e rispetto. Budapest, infatti, è governata dal partito socialista, capeggiato da Gyurcsany, considerato dagli estremisti di destra come l’erede di quel partito comunista che nel 1956 soppresse la rivolta.
Per questa ragione, da alcuni anni, il 23 Ottobre è diventato un giorno di manifestazioni di nazionalisti di tutta Europa, che si concludono quasi sempre con scontri contro la polizia. Nel 2006 i nazi occuparono e saccheggiarono la sede centrale della televisione di stato Mtv. Ci furono scontri ed un vecchio carro armato sovietico rubato dai manifestanti da un'esposizione di piazza fu scagliato contro un posto di blocco della polizia. (Vedi il video qui).
Oggi la situazione non è migliore. L’economia ungherese risente della crisi finanziaria internazionale e della speculazione. Il fiorino è crollato. Nel rapporto con l’euro il mio stipendio si è ridotto di 1/3 in poche settimane.
In serata, quando sono uscito con il cane, in città si vedevano solo barricate, migliaia di nazi e altrettanti poliziotti. Il clima era tesissimo. Molti miei amici ungheresi mi dicevano che oggi non sarebbero usciti. Avevano paura. Ci sarebbero stati gli scontri. Mi sembrano adattarsi all’idea di un coprifuoco e questo mi dispiace. Come se tutte quelle persone morte nel 56’ non lo abbiano fatto anche per loro. Non lo abbiano fatto per la libertà. La libertà non deve mai essere soffocata, da nessun governo e da nessuna guerriglia. Nemmeno per un giorno. Ora non so cosa sia stia succedendo o cosa sia successo. Scrivo queste cinque righe. Sento elicotteri che mi girano in testa da 3 ore e sirene della polizia. Cerco di informarmi da internet. Cerco di guardare la tv. Cerco di non pensare.

8 commenti:

Unknown ha detto...

purtroppo é un brutto momento
specialmente qui, dove il governo debole e pauroso peggiora la situazione economico sociale.
Il fiorino é in caduta nonostante gli aumenti del tasso della banca centrale, ci sono forti speculazioni.
Una svolta sarebbe un governo tecnico di passaggio, fino ad elezioni anticipate. Speriamo bene.
Intanto lo stipendio é calato per tutti.

tubulidae ha detto...

Sti ca...i. Sono un ottimista di natura, non risento della crisi perché alla fine i prezzi ancora non aumentano. Purtroppo non ne capisco di economia. Ne soffrirei solo nel cambiare fiorini in euro. Il tanto ipercriticato euro italo-europeo alla fine ha salvato il culo ad Italia ed europa. Mi sembra....almeno.
Cmq sono d'accordo con te. Mi fa piacere che le mie impressioni siano condivise.

Anonimo ha detto...

cacchio! non ho parole!anche se è scontato dirlo è una situazione drammatica senza paragoni.penso che sia una situazione d altri tempi che vissuta con gli occhi di chi vive in ungheria come te ha dell agghiacciante.ed ioche sono andato a lecce 3 settimane fà per manifestare contro forza nuova mi sento quasi ridicolo.una manifestazione svoltasi nel centro di lecce in cui sono state bloccate molte strade del centro pacificamente e senza scontri per un convegno ripeto di forza nuova autorizzato dal prefetto con annesso concerto white power a novoli.ma scusa le tv locali da noi nn ne parlano?

giorgio

tubulidae ha detto...

beh, ti dico la veritá, mi sembra che in definitiva ieri sia andata bene. Sequestrane molte molotov ma nessun incidente grave. Quindi il culo del Di Palma ovunque e sempre. Io non ce l'ho con nessuno, alla fine qui ti rendi conto che le colpe le hanno tutti. Poi io vedo con occhio esterno. Sono un immigrato che guadagna un ottimo stipendio. Bisognerebbe vivere quello che hanno vissuto loro e come vivono loro per poter giudicare. Io mi limito a raccontare. :$ Come sempreapprezzato il tuo commento.
P.s. Ma a Lecce era una manifestazione contro forza nuova ma da aparte di chi?

Anonimo ha detto...

da perte di tutti grandi e ragazzi associazioni e nn.in tutto eravamo un 500 persone circa


giorgio il mazzo

tubulidae ha detto...

beh dai alla fine un buon numero. Io cmq sono per la libera manifestazione del pensiero, ripeto, anche quando non lo condivido. Quello che non mi piace è l'imposizione dei punti di vista. E' per questo che non amo estremismi, da nessuna parte provengano. Sono un tranquillone, come tanti e come te, grande rispetto per giorgio il pacco.

Anonimo ha detto...

Ragazi, non confondiamo il '56 con le manifestazioni di questi tempi. La rivoluzione del '56 non era una protesta, una manifestazione, un non so ché. Era una cosa spontanea contro l'oppressione (di qualunque genere). Non era un lotta al comunismo, non era un opposizione di parti. Era una rivoluzione dove molti nemici si sono ritrovati amici, perché indipendentemente dalla nazionalitá, dalla religione, e dai pensieri politici, volevano tutti la stessa cosa: la pace e la libertá.
Queste di oggi sono pessime manifestazioni, tra l'altro premeditate ed organizzate, per dare scalpore. Non sevono a niente e non cambiano niente. al massimo serve a tenere buone le persone, che in queste manifestazioni si sfogano la coscenza dicendo "ma si, glie lo abbiamo fatto vedere...", ma in realta non hanno fatto niente, e i partiti al potere tornano tranquilli a fare i loro comodi. alla fine non é una novitá: "Divide et impera".
Sono daccordissimo con Giorgio che mettere la testa sotto la sabbia non serve a niente, e che nel '56 le persone non sono morte per questo, peccato che sia tanto difficile sapere cosa si possa fare, perché bruciando una macchina della polizia non risolviamo niente.....

tubulidae ha detto...

Beh, carissimo nessuno, non so ancora cosa fare della mia vita figurati del mondo. Sono daccordissimo con te, non amo le manifestazioni che sconfinano in violenza, mi sempbrano un modo per sfogare la rabbia, la repressione.