31 ottobre 2008

Taranto (provincia dell'ILVA)

Immagine realizzata da Pepo

Vi presento l'ILVA, una cittá a 23 km da casa mia. Forse non é proprio una cittá, é un industria. Uno dei piú grandi impianti siderurgici al mondo. Mi piace definirla una cittá perché é il triplo (forse piú) di Grottaglie, il mio piccolo paese di 40.000 abitanti. L'ILVA garantisce occupazione alla maggior parte delle famiglie della provincia di Taranto. Ma non solo. Oltre a offrire lavoro l'industria garantisce morte e inquinamento in tasso esponenziale. Dalle ultime ricerche che sono state condotte dall' INES (Inventario nazionale delle emissioni e loro sorgenti) si evince che l' ILVA produce il 92% della diossina italiana e l'8,8% di quella europea. In dieci anni leucemie, mielomi e linfomi sono aumentati del 30-40%. Nascite di bimbi malformati e i tumori a 10 anni sono adesso solo "casi" nella mia provincia. Saranno la normalitá, come morire di 45 anni di cancro, se non si interviene. Mentre in Europa il limite di emissione di diossina é di 0,4 nanogrammi al metro cubo, in Italia il limite é fissato a 100 nanogrammi. Purtroppo chi decide é chi comanda. Chi comanda ha il potere. Il potere gli viene giustificato. Emilio Riva é uno dei pioneri della cordata Alitalia. Il salvataggio dell'Alitalia gli sará riconosciuto con agevolazioni. Le agevolazioni continueranno ad avere un prezzo. Prezzo economico molto superiore a quello umano quantificabile in 1200 morti annui per cancro.

Per maggiori info leggete questo articolo e vedete questo:


14 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi fa stare male vedere quel video, perchè penso a tutti i nostri amici e parenti che ci lavorano dentro quello schifo... comincio ad avere paura perchè ho il terrore di ammalarmi come tutte quelle persone ma, purtroppo, questo è il mondo in cui viviamo, e questa volta le scelte non sono due... devi accettarlo e basta...
ciao ciao giò!
valentona

tubulidae ha detto...

ciao valento, grazie per avermi suggerito di parlare di st'argomento. Purtroppo le scelte non sono due. Dici bene. Sono due le possibilitá: scappare o restare e tentare di cambiare. Io fra un pó torno. Non cambieó un cazzo ma almeno non mi rimpiangeró di essere scappato. Un abbraccio

Anonimo ha detto...

ILVA o MILITARE. Benvenuti nella Provincia di Taranto.

tubulidae ha detto...

Caro mio anonimo. Quando lo dico qui si mettono a ridere. Non ci credono, ma é vero. Purtroppo é vero.

Anonimo ha detto...

La cosa più vergognosa è che c'è gente che continua a dire "e dove li mandiamo a lavorare tutti gli operi?"
Basta non possiamo pensare di chiudere, non uno, bensì due occhi sul danno che procura questo "polo della morte" solo perchè dà da mangiare a tantissima gente
(a Genova per chiudere l'ILVA c'è stato un piano economico che ha permesso in 10 anni di smantellare tutto, assicurare l'età pensionistica a buona parte degli operi e ha garantito l'occupazione per i restanti lavoratori).
Forse ora si sta muovando qualcosa con Fitto che manda una lettera a "Repubblica" (http://ioballodasola8.blogspot.com/), in risposta alle dichiarazione del Ministro dellAmbiente, la Prestigiacomo (tanto bona quanto sciocca), dove si parla per la prima volta di fare una legge in linea con i parametri europei;
Poi a breve ci sarà un referendum proprio sulla chiusura dell'ILVA(http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/27348.html), ma questo non penso cambierà qualcosa ma di sicuro darà un segnale forte a chi comanda e fino ad oggi non ha mami fatto niente, anzi..........

Spero in un futuro migliore..........
Cinò ni sciamo tutte!!!!!

TOTORE C.

tubulidae ha detto...

Caro Toto, speriamo bene. Per fortuna che politicamente siamo vicini. Non mi importa se a proporre qualcosa sia Fitto o Vendola, importante proporre. Il referendum è una presa per culo, credo. Quanti operai sono pronti a votare per la chiusura se non gli viene proposta un alternativa concreta? Forse sulo Giorgio lu paccio, ma perchè è un "pazzo"appunto. Vado a vedere sti link....

Anonimo ha detto...

la lettera di risposta al ministro Prestigiacomo è stata scritta da Vendola e non da Fitto.

tubulidae ha detto...

Totore mi fai fare figure.......maledizione. ahahahh

Nello Esposito ha detto...

terrificante, non ho parole per questo orrore quotidiano che vivono laggiù, mi ricorda la storia dell'eternit in piemonte.
e poi lo chiamano il bel paese...

Anonimo ha detto...

Avrei dissentito con chi criticava l'Ilva 20 anni fa. Ma ora, hai ragione, i tempi sono cambiati, con il tempo l'Ilva sarà sempre più un problema e sempre meno la fonte di lavoro per le famiglie di Taranto...Ps: e pensare che i pozzi di petrolio delle mie parti sono uno dei principali motivi dela ripresa delle attività Ilva!! Sorry !! Salu2 Alffox

DADA ha detto...

se RIVA non si adegua, l'ILVA va chiusa, con calci nelle palle della merda umana criminale. altro che piano di 10 anni totore..per smantellare quasi tutto(un po' bisogna lasciarla, per l'archeologia industriale), bonificare, ci vogliono almeno 20 anni . chi lavora adesso se ne andrebbe in pensione bonificando l'area. nel frattempo sai quante idee si metterebbero in pratica o in cantiere?
c'è da contare un'altra cosa..senza ILVA calano le schifose raccomandazioni con le quali si decide come morire, non come lavorare.
il referendumm è una iniziativa più di impatto mediatico che concreta. a chiudere la fabbrica ci dovrebbe pensare lo STATO ITALIANO se avesse le palle e i SINDACATI se servissero a qualcosa..ma si sa, se chiudono l'ILVA tutti i sindacalisti venduti che mangiano sulle tessere..vanno in mezzo ad una strada più degli operai, perchè loro non hanno mai fatto un cazzo nella vita.

tubulidae ha detto...

Minchia i sindacati caspita....... dedicheró un post ai sindacati qui......da ridere, veramente da ridere. Non so se sia peggio qui, senza, o in Italia, con. Ricordo anche le morti bianche all'ilva, piú numerose che nel resto di'Italia. Nu schifiooooooo.
P.s. Toto no é ca e mannato lu cv?

LauraG ha detto...

Impressionante!
E non solo non si fà nulla ma NEMMENO se ne parla! E temo sia anche vero che uno dei motivi è che non confina con l'austria.....
Partita persa anche nei confronti dei lavoratori: se l'alternativa è minestra o finestra, se non fornisci una valida alternativa, se non "educhi" loro e la popolazione... come cavolo si pensa di poter combattere i poteri forti?
Spero che il referendum riesca almeno a sollevare un dibattito serio ed informato! Di potersi fare si può fare, guarda Servola...

@ Totore: Un vero signore! :) Tanto lo sappiamo che in realtà se dice tanto bona quanto c*jona! ;)

tubulidae ha detto...

E' vero Laura. Speriamo bene. Purtroppo la gente é pure dura. Non é che capisca bene quello che succede. Fortunatamente tutte queste cose (giornali, trasmissioni, referendum) stanno facendo capire un pó la situazione....vedremo.