Migliaia di persone ogni giorno attraversano il "Ponte delle Catene" a Budapest mischiandosi tra le bellezze artistiche di Buda e Pest. Ma tra Buda e Pest, anzi a Budapest, c’è molto altro.
Anzi ce ne sono tantissimi altri. Gente senza una casa, che per scelta o per i casi della vita, vive di elemosina e di stenti, nell’immondizia nutrendosi dell’immondizia.
Non ho mai visto una città con un così alto numero di senzatetto, senza fiorini e sotto lo zero. Budapest è la città dei contrasti. Negozi di Gucci e mendicanti davanti alle vetrine. Delicatessen di fronte a gente che vende noci sbucciate e cornici riciclate.
Si passa dalla povertà al lusso in pochi metri, basta attraversare un sottopassaggio metropolitano, come quello del Nyugati. Al di sotto della stazione centrale, infatti, si concentra un tasso incredibile di povertà, camuffata da tremila negozietti che vendono di tutto per guadagnar qualcosa. Poi all’improvviso, in fondo al sottopassaggio, si nota una porta girevole. E’ la porta d’ingresso del West End, un immenso centro commerciale. Quella porta è il valico tra povertà e ricchezza, o meglio tra rassegnazione alla povertà e ostentazione di una finta ricchezza. Il fallimento di uno sconsiderato comunismo e di un capitalismo avventato. Tutti quegli homeless sono figli dell’Ungheria. Sono anche loro Budapest. Fanno parte della Capitale, pur non possedendo alcun capitale.
9 commenti:
Buon Natale. Ti auguro di continuare su questa strada. Sentiti auguri
quando si svende il proprio paese alle banche d'affari americane e inglesi succede questo.
L'Ungheria deve ringraziare la sua meravigliosa classe dirigente della situazione attuale...
Spero solo che questo grande popolo che ha dato tantissimo all'umanità possa presto risollevarsi dalla condizione di svilimento in cui versa
Forza Magiaria!!!
x cicco, Daniel e tutti e lettori: vi ringrazio e ricambio gli auguri. Speriamo in qualcosa di migliore, sia in ungheria che in italia. Ciao ragazzi........
buon Natale anche a te!!!
e ovviamente anche a Lucky!
Collega, bellissimo post davvero.
Purtroppo è tutto vero quello che hai scritto, è stata subito l'impressione che mi ha dato l'ungheria. Affascinane per l'architettura ma, pure difficile da viverla con i suoi poveri scenari e la poca gioia di vivere che traspare dalle facce delle persone, almeno per me, che forse sarà perchè cresciuto in sicilia.
Un abbraccio.
Abbracci Arcidiacona. Come procede la permanenza tra cannoli e cassate?
Ci vediamo presto. Mi raccomando a te.....
:( Non se e come c'è stata "svendita" ne quanto ed in che modo abbia inciso. Voi vivete là ne sapete certo più di me. Una cosa però posso dirla: ma qualcuno se l'è fatto un giretto, ad esempio, in Lettonia? Tanta miseria l'ho vista solo in televisione e non mostravano l'Europa....
Ei Laura...no, fortunatamente io purtroppo, non sono stato in Lettonia.
Io cmq con il post volevo solo esprimere solidarità nei confronti dei numerosi senzatetto budapestini, che sono tantissimi....
:)
mi sento d 'accordo con daniel e con il post,vorrei solo precisare peró, che molti senza tetto lo sono per scelta e perché rifiutano di lavorare. e cosí facendo spingono a diffidare anche della miseria, quella vera.
peró pensaci gio, tu non hai una lira, hai fame, ti metti seduto al lato della strada o cerchi magari aiuto in qualche chiesa, o a qualcuno per un lavoro? io li vedo certi, da due anni che vivo qui, sono sempre quelli, sempre agli stessi angoli.in due anni tre lavori ho trovato, perché voglio lavorare e quelli sempre lá, spesso con una bella bottigliona di vodka cacciata in tasca, e non solo per il freddo giá che la portano pure ad agosto.come fai a distinguere tra chi ha bisogno davvero e chi no? secondo me i veri bisognosi non li vedi per strada, non la maggior parte.la miseria che vedi per strada é piu spesso quella interiore delle persone che si buttano via o che vengono buttate.
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