6 dicembre 2008

Hello is me


Nessun passato da voler raccontare e nessun futuro da progettare. Forse un presente. Un presente segnato da Mountain Goats, sogni di alieni, disegni ispirati a Simone Lia e fotografie della National Geographic come screensaver.
Un presente a Budapest. Una città che amo perché non capisco. Non parliamo la stessa lingua. Posso passeggiare, essere in tram, guardare la televisione, mangiare al ristorante e fare la spesa senza capire quello che mi succede attorno. Questo mi permette di pensare e immaginare. Senza distrazioni. E’ fantastico. Basta avere i fiorini per pagare il conto. Accompagnato dall'immaginazione amo esser solo e poter liberare la fantasia. Immaginare i discorsi degli innamorati e quelli dei barboni, le notizie dei giornali e quelle dei telegiornali, le ricette dei menù e gli ingredienti dei biscotti al cacao. Mi diverto a immaginare le storie della gente. Quella della baby gang del piano di sotto, dell’uomo degli alimentari, del padroncino del labrador e delle 3 sorelle zinghere con la radiolina. Non vivo e non conosco effettivamente questa cittá, ma mi piace immaginarmela. E’ un punto di vista, niente male peró.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma ti stai drogando?

Anonimo ha detto...

Basta avere i fiorini per pagare il conto...é questo il problema!!!

Caro il mio fiorino veloce!!!!


Firmato:


Un anonimo ben conosciuto!!!

francesca-hu ha detto...

bellissimo gió, leggere queste righe per me é per un attimo trovarmi in un fumetto o in un cartone animato, proprio dentro alla nuvoletta di un sogno.

tubulidae ha detto...

Ahahaha.
Allora in ordine:
X Cicco: Beh magari. Purtroppo le droghe mi hanno ormai segnato definitivamente e non ho piú bisogno di farne uso.
X Anonimo: BAsta avere i fiorini per pagare il conto..... e che conto. Avoglia a conti....il conto é il mio mestiere
X Francisca: Te ringrazio veramente di cuore....... a proposito della nuvoletta, speriamo che non piova.

Ciao a tutti........

Anonimo ha detto...

cazzo!!!vivo anch'io a Budapest e nelle tue parole rivedo la risposta che spesso do ai miei amici quando mi chiedono come posso vivere in un luogo in cui l'idioma locale è così complicato..putroppo ho cominciato a studiare ungherese e quella beata ignoranza sta (molto, molto!!) lentamente svanendo..chissà che non ci si vede in qualche locale..szia

tubulidae ha detto...

Ciao Gianluca, ti ringrazio....é piacevole sapere che ogni tanto la gente apprezza. :)
Avremo modo di vederci in qualche locale. Sicuramente. Ho appena scoperto che gli italiani a budapest sono 5000. Non sará facile beccarci ma capiterá sicuramente.

Unknown ha detto...

5mila?
Mi sembrano troppi, forse in tutto il paese?
Io credo che ufficialmente con residenza all'estero ce ne siano un migliaio circa a Budapest. Trovai il dato sul sito dell'AIRE, credo.
Se contiamo studenti e italiani che vanno e vengono, al limite siamo sui 2-3mila.
Il resto é mal distribuito nelle altre cittá d'Ungheria.

LauraG ha detto...

HaHaHaHaHaHa! ho ancora le lacrime agli occhi!
Un pezzo poeticissimo e poi.... è arrivato Ciccio!
Grandissimo! :))

tubulidae ha detto...

Embe se becco stu cicco (che non ho idea di chi sia, simpatico cmq) ne dico quattro. Le rovine del blog sono lui e un anonimo che per principio mi vota sempre una stellina qualsiasi cosa scriva....... ahhahahah. Sono due miti.

tubulidae ha detto...

Reed......non saprei quanti saremo in tutto. 2.000-3.000, forse. Io perosnalmente ne conosco non piú di 100. Cmq son tanti..... un ottima cifra.
Ciaoooooo