29 maggio 2009

Saramago e censura


Saramago é il mio scrittore preferito. Purtroppo molti non potranno leggere il suo ultimo libro, intitilato "Quaderno", costituito da testi estratti dal suo blog (cliccate qui).
La Einaudi, infatti, casa editrice di proprietá di Berlusconi, si é rifiutata di pubblicarlo perché contiene frasi e sentenze che vanno contro il Presidente.
Non parlo mai di politica. Non mi piace.
Ma amo Saramago e continueró a leggere i suoi libri ed il suo blog, anche in portoghese.
Mi spiace per chi non conosce la lingua.
Traduco per loro quello che scrive oggi l'autore:

"Ogni giorno scompaiono specie animali e vegetali, lingue, mestieri. I ricchi diventano più ricchi ed i poveri sempre più poveri. Ogni giorno c'è una minoranza che apprende di più e una minoranza che apprende di meno. L'ignoranza si espande in modo terrificante. C'é un problema serio nella ridistribuzione della ricchezza. L'operazione è di una diabolica raffinatezza. Le multinazionali dominano il mondo. Non so se sono le ombre o le immagini a nascondere la realtà. Si potrebbe discutere all'infinito su questo punto, ma la verità è che abbiamo perso la capacità critica di analizzare ciò che sta accadendo nel mondo. E' come se fossimo chiusi nella caverna di Platone, dimenticando la nostra responsabilità di pensare, di agire. Ci siamo trasformati in esseri inerti senza capacitá di indignazione, di anticonformismo e di protesta. Siamo quasi alla fine di una civiltà e non mi piace quello che si preannucia. Il neo-liberalismo, a mio parere, è un nuovo totalitarismo mascherato da democrazia, incentrato sull'apparenza. Il centro commerciale è il simbolo di questo nuovo mondo. Ma c'è un altro piccolo mondo che scompare, quello della piccola industria e dell'artigianato. E' chiaro che tutto è destinato a morire, ma ci sono persone che, vivendo e cercando di costruire la propria felicità, finiscono per essere eliminati. Perdono la battaglia per la sopravvivenza e non vivono secondo le regole del sistema. Vanno incontro alla sconfitta con dignità esemplare dicendo semplicemente che non vogliono questo mondo."

1 commento:

Anonimo ha detto...

gio io c ho ancora un tuo liro su saramago
nn ricordo come si chiama però credo che si chiamasse diario del convento o qualcosa del genere
ma tanto le perso
giorgio il sazio