23 giugno 2009

Everybody has a price

Serigrafia realizzata da Mantis in collaborazione con studiocromie


Un paio di anni fa la pensavo differentemente. Credevo che non tutto, o almeno non tutti, si potesse comprare. Non pensavo che qualcuno o qualcosa avesse il potere di decidere per noi, lasciandoci l’apparenza di una libertá macchiata da felicitá.

Si barattano fiorini, euro o dollari con dignitá, sogni e motivazioni
. E dire che le mie speranze erano cresciute con l’11 Settembre, per perdersi in Iraq, riemergere con Obama e soffocare in una crisi mondiale.

Chi é la causa di tutto questo? Certamente non io, almeno pensavo. Eppure una forza oscura, agendo dal profondo, mi stava convincendo che dovessi fare qualcosa per evitare che il mondo affondasse. Perchè proprio io? Io, schiavo in una nave che naufraga, mi sono sentito prescelto per risollevare le sorti dell’economia mondiale.
Il prescelto che deve lavorare di piu’, diminuire le pause, rinunciare a premi. Il prescelto che deve andare a votare per il bene del paese. Mi spiace, non me la sento.
Annatevene a fanculo, multinazionali e governi. Non mi licenzierete. Mi licenzio. Niente ballottaggio, io non voto. Per ora non sono in vendita. Per ora.....

5 commenti:

Gusty ha detto...

Ti sei licenziato??

tubulidae ha detto...

Si si, fatto, secco. Vado a vivere in campagna. :)
Nu cane, do puerci, tre iaddine, rape e lampasciune.

Márton ha detto...

Ti capisco, é meglio bere il latte che tu stesso hai munto, che quello su cui gravano speculazioni, frodi, tasse, provigioni, trasporto, ecc..
Ma come faranno quelli che lasci?
cioé: é un peccato che te ne vada.

a chi faranno le multe d'ora in poi? :)

DADA ha detto...

non sarai più fiorino veloce..?

tubulidae ha detto...

Uno dei tanto acclamati millanta boys lascia l'Ungheria per un pezzo. Anche i Take that in fonddo in fondo si sono sciolti- :)