A Budapest ogni Domenica io e Superbimbo ci dedichiamo alla “Ricerca della Libertà”. Spegniamo i telefonini, partiamo in macchina, usciamo dalla città e abbandoniamo strade asfaltate, cuffie e panel. Cerchiamo allergia alle graminacee, sentieri sterrati e paesaggi incontaminati. Vogliamo avventurarci, aver sete, sudare e puzzare. Qualche volta incrociamo lo sguardo di gente e cani stupiti, altre volte siamo soli per ore. Noi, la natura e la macchina fotografica.
Ci piace immaginare la Libertà come un entità che vive in mezzo al nulla, senza nulla, da sempre, per sempre. La libertà è donna e sicuramente bellissima; secondo noi è anche muta e lascia parlare alberi, fiori, vento e animali.
“Quando la troviamo?”, mi ha chiesto Lucky.
Cominciavamo ad essere scoraggiati e stanchi, quando all’improvviso la svolta. Dopo tantissimo cammino, un segnale.
In mezzo al verde, una poltrona che guardava il verde.
“Questo è il suo trono” ho detto fieramente.
Abbiamo preso la macchina fotografica e scattato una foto. Una sola foto. Quella che vedete in alto. Ci siamo guardati e abbiamo deciso di fermarci e di non andare avanti. Non eravamo pronti. Avevamo paura.
Il trono era strappato, troppo strappato; vecchio, troppo vecchio. La Libertà è sola, troppo sola. Il mondo ha sbagliato strada. L’ha cercata nelle Olimpiadi, negli Spot pubblicitari, nelle automobili, nell’alcool, nelle discoteche, nei partiti politici e nel web. Il mondo l’ha confusa con Denaro, Divertimento, Sviluppo, Progresso, Successo e Sesso.
“Perché avevamo paura?” mi ha chiesto ieri notte Superbimbo. Avevamo paura perché facciamo parte di questo mondo. Un mondo di merda, lo so, al quale purtroppo siamo legati. Un mondo in cui le più grandi merde siamo noi. Noi che cerchiamo la strada e quando la troviamo ci fermiamo. Noi che rivendichiamo la libertà e quando la stiamo per raggiungere ci blocchiamo. Noi che ci limitiamo a fare una solo foto per pubblicarla in un blog del cazzo. Sono convinto, tuttavia, caro Superbimbo, che io e te ci riproveremo. Sono sicuro che lo rifaremo. La Libertà ha bisogno di noi. Noi abbiamo bisogno della Libertà. Il mondo non ancora, forse.
Ci piace immaginare la Libertà come un entità che vive in mezzo al nulla, senza nulla, da sempre, per sempre. La libertà è donna e sicuramente bellissima; secondo noi è anche muta e lascia parlare alberi, fiori, vento e animali.
“Quando la troviamo?”, mi ha chiesto Lucky.
Cominciavamo ad essere scoraggiati e stanchi, quando all’improvviso la svolta. Dopo tantissimo cammino, un segnale.
In mezzo al verde, una poltrona che guardava il verde.
“Questo è il suo trono” ho detto fieramente.
Abbiamo preso la macchina fotografica e scattato una foto. Una sola foto. Quella che vedete in alto. Ci siamo guardati e abbiamo deciso di fermarci e di non andare avanti. Non eravamo pronti. Avevamo paura.
Il trono era strappato, troppo strappato; vecchio, troppo vecchio. La Libertà è sola, troppo sola. Il mondo ha sbagliato strada. L’ha cercata nelle Olimpiadi, negli Spot pubblicitari, nelle automobili, nell’alcool, nelle discoteche, nei partiti politici e nel web. Il mondo l’ha confusa con Denaro, Divertimento, Sviluppo, Progresso, Successo e Sesso.
“Perché avevamo paura?” mi ha chiesto ieri notte Superbimbo. Avevamo paura perché facciamo parte di questo mondo. Un mondo di merda, lo so, al quale purtroppo siamo legati. Un mondo in cui le più grandi merde siamo noi. Noi che cerchiamo la strada e quando la troviamo ci fermiamo. Noi che rivendichiamo la libertà e quando la stiamo per raggiungere ci blocchiamo. Noi che ci limitiamo a fare una solo foto per pubblicarla in un blog del cazzo. Sono convinto, tuttavia, caro Superbimbo, che io e te ci riproveremo. Sono sicuro che lo rifaremo. La Libertà ha bisogno di noi. Noi abbiamo bisogno della Libertà. Il mondo non ancora, forse.
8 commenti:
AMMACULATA!!!!!
ROBBA DA PACCE!!!!!
Misà che stai troppo da solo!!!
Ti serve una compagnia!!
Arrivo!!!!!
siamo la canticchiante e danzante merda del mondo. Marla singer.
si è vero la libertà è donna e mi hanno detto anche che nn te la darà mai se è questo che vuoi sapere. mi ricordi tanto mark quello di train spotting in quella scena in cui lui rompe con lizzy e cerca di spingere tutti i suoi amici ad andare in spazzi aperti. ho reso l idea?
saluti il tuo amato giorgio il cazzo.ahahahah
E' tornato il Pazzo. Grandissimo. DOve eri? Tutto bene cmq......non preoccupatevi ero in vena filosofica. E' passata......ciaooo
Totore ciughetto....sti sorde so rivate?
totore sli ste scioca a birre allu bar italia. sempre ddà ste puro lu pomeriggio.
'ntonio lu barista li porta puro allu pinnino..
ah haha ha. CHe brutta fine quell'uomo. Ricordo ancora quando si svegliava in calzettone lungo con il polpaccio in tensione.
e la coppola 'ncapo? e li robbe puggiate alla stufa elettrica ( do miliarde di bolletta) pircè lu piccinno tineva friddo??
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