Foto ripresa da qui
Posso ufficialmente dichiarare di essere nella merda. Nel vero senso della parola. Camminare in sentieri inesplorati comporta dei pericoli, soprattutto per chi è distratto come me. Il rischio più alto è rappresentato dal pestaggio della merda. Merda di qualsiasi tipo, di qualsiasi specie. Nella mia vita ne ho pestate a migliaia. Le più rappresentative sono state:
- A piede nudo: cacata umana in spiaggia;
- Con scarpa: cacata di cavallo in centro affollato.
Qui a Budapest, pur non potendo elencare niente che possa competere con le precedenti, ho una media da guiness, quantificabile in una o due merde al giorno, soprattutto nelle ore mattutine. Inevitabilmente questo ha avuto ripercussioni sul lavoro, incrinando il rapporto con i colleghi. La prima collega di scrivania, Csilla, si è licenziata. La seconda, Francesca, pensava che fosse direttamente il mio corpo, o meglio il mio culo, l’epicentro del problema. Per educazione non mi ha mai detto niente. Poi, un giorno, è stato identificato il colpevole: le mie converse targate 42.
Grazie ad una licenza speciale dei capi ora ho il permesso di pulire le scarpe nel bagno aziendale. Vi svelo operazioni e ingredienti per la riuscita di un ottima pulizia: scopettino del cesso nella mano sinistra, scarpa nella destra, sapone liquido in abbondanza ed acqua corrente. Al termine spruzzate sulla suola della scarpa un po’ di deodorante al pino, elemento immancabile nei cessi delle multinazionali. Durante tutte le operazioni fischiettate come ebeti e siate seri nei confronti dei visitatori del bagno; così facendo loro penseranno che sei pazzo e nemmeno si sentiranno privati del diritto allo scopettino. Se perfezionate il metodo avvertitemi.
- A piede nudo: cacata umana in spiaggia;
- Con scarpa: cacata di cavallo in centro affollato.
Qui a Budapest, pur non potendo elencare niente che possa competere con le precedenti, ho una media da guiness, quantificabile in una o due merde al giorno, soprattutto nelle ore mattutine. Inevitabilmente questo ha avuto ripercussioni sul lavoro, incrinando il rapporto con i colleghi. La prima collega di scrivania, Csilla, si è licenziata. La seconda, Francesca, pensava che fosse direttamente il mio corpo, o meglio il mio culo, l’epicentro del problema. Per educazione non mi ha mai detto niente. Poi, un giorno, è stato identificato il colpevole: le mie converse targate 42.
Grazie ad una licenza speciale dei capi ora ho il permesso di pulire le scarpe nel bagno aziendale. Vi svelo operazioni e ingredienti per la riuscita di un ottima pulizia: scopettino del cesso nella mano sinistra, scarpa nella destra, sapone liquido in abbondanza ed acqua corrente. Al termine spruzzate sulla suola della scarpa un po’ di deodorante al pino, elemento immancabile nei cessi delle multinazionali. Durante tutte le operazioni fischiettate come ebeti e siate seri nei confronti dei visitatori del bagno; così facendo loro penseranno che sei pazzo e nemmeno si sentiranno privati del diritto allo scopettino. Se perfezionate il metodo avvertitemi.
8 commenti:
Lo ammetto, i primi tempi pensavo a un tuo ricovero forzato per esami approfonditi ai tubi di scarico.
Ricordo pure che il Di Palma e' contagioso visto che io non avvezzo a pestare merde, quando ho fatto una passeggiata con lui e Lucky ne ho presa una gigante proprio in mezzo alla scarpa.
E.
Aha ha. Ricordo bene Emiliano e mi scuso ancora una volta con Francesca per il malinteso. Ah ah ah
Ache io vado in marocco tra due settimane!! Ciao Alffox
ma che cazzo combini? se propia nu ggiritieddo!
Hemm... ma nel sito dove hai preso la foto era specificato l'animale che l'ha prodotta???
Ma.......... non saprei........forse uno scoiattolo.
Alffox se vuoi ti do un pó ti info sul marocco e sui bei posti dove andare, cosa non fare sopratutto, cosa fare poi lo scopri da solo. :)
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